Franco Arminio ha scritto questa raccolta di "cartoline" immaginando che ogni persona lo possa fare.
Libricino che consta poco più di centocinquanta pagine.
Al centro del testo poi ci sta uno stralcio di parole da lui stesso definito "la spina" che così recita:
"La morte è una spina piccolissima
finita dentro il sangue chissà quando,
è una ballerina che ha scelto la mia testa per i suoi esercizi,
un fiume che passa sotto ai miei ponti,
la morte mi viene in mente mentre leggo mentre mi metto le calze
quando mi faccio la doccia mentre parlo al telefono davanti al computer ai funerali alle feste
quando c'è il sangue sulla carta igienica quando mi chiedono se sono stanco,
vorrei vivere almeno un'ora senza la morte senza la sua ombra, vorrei uscire prendere aria piangere e ridere veramente senza che lei mi guardi, vorrei urlare addolorarmi senza stare qui imbambolato nelle parole che scrivo, vorrei cadere e alzarmi
conficcarmi nella vita come un chiodo essiccarmi al sole prendere la pioggia baciare la neve
uscire dal silenzio e dal parlare uscire dal corpo e dall'universo e da questo tempo che ci ingoia,
io sono per le imprese enormi per questo la morte mi tallona
ha paura di me perché in me non c'è niente e lei vuole tutto il niente per lei sola."
Che ne pensate?
🙃
Franco Arminio ha scritto questa raccolta di "cartoline" immaginando che ogni persona lo possa fare.
Libricino che consta poco più di centocinquanta pagine.
Al centro del testo poi ci sta uno stralcio di parole da lui stesso definito "la spina" che così recita:
"La morte è una spina piccolissima
finita dentro il sangue chissà quando,
è una ballerina che ha scelto la mia testa per i suoi esercizi,
un fiume che passa sotto ai miei ponti,
la morte mi viene in mente mentre leggo mentre mi metto le calze
quando mi faccio la doccia mentre parlo al telefono davanti al computer ai funerali alle feste
quando c'è il sangue sulla carta igienica quando mi chiedono se sono stanco,
vorrei vivere almeno un'ora senza la morte senza la sua ombra, vorrei uscire prendere aria piangere e ridere veramente senza che lei mi guardi, vorrei urlare addolorarmi senza stare qui imbambolato nelle parole che scrivo, vorrei cadere e alzarmi
conficcarmi nella vita come un chiodo essiccarmi al sole prendere la pioggia baciare la neve
uscire dal silenzio e dal parlare uscire dal corpo e dall'universo e da questo tempo che ci ingoia,
io sono per le imprese enormi per questo la morte mi tallona
ha paura di me perché in me non c'è niente e lei vuole tutto il niente per lei sola."
Che ne pensate?
🙃
Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.