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Il mio paese inventato Isabel Allende
Cita da Ste su 30 Giugno 2023, 13:16Ieri sera ho spulciato tra cose scritte diversi anni fa...e ho ritrovato un brano tratto dal libro "Il mio paese inventato" di Isabel Allende , Feltrinelli 2003
Non e' un libro recente ma vale la pena recuperarlo e leggerlo...non fosse altro per la grande maestria con cui la scrittrice esprime l'amore per il suo paese natio, il Cile.
Riporto qui un brano che che parla della condizione di essere scrittori.
" Una volta una scrittrice americana di colore disse che fin da bambina si era sentita estranea in famiglia e in mezzo alla sua gente; spiego' che questa sensazione e' comune a quasi tutti gli scrittori, compresi quelli che non lasciano mai la loro città natale e che e' una condizione legata alla professione, perche', senza il disagio del sentirsi diverso, non nascerebbe la necessita' di scrivere.
La scrittura in fin dei conti, rappresenta un tentativo di comprendere se stessi e mettere ordine nella confusione della propria esistenza.
Tutte inquietudini che non tormentano la gente normale, ma solo gli anticonformisti cronici, molti dei quali finiscono per fare gli scrittori dopo aver fallito in altri campi.
Questa teoria mi ha tranquilizzata: non sono un mostro esistono altre persone come me.
Io non mi sono mai sentita adeguata in alcun modo, ne' in famiglia, ne' nella classe sociale o nella religione che mi sono toccate in sorte
.....
Mi chiudevo orgogliosamente in me stessa, facendo finta che non mi importasse"
Sì scrive per molti motivi.
Per me la scrittura e' una passione viscerale, antica, un bisogno, una valvola di sfogo.
Proprio un modo per mettere ordine, come dice la Allende, nel caos, nella mia mente, nei miei pensieri, nelle mie emozioni.
Scrivo e tutto si placa.
Ieri sera ho spulciato tra cose scritte diversi anni fa...e ho ritrovato un brano tratto dal libro "Il mio paese inventato" di Isabel Allende , Feltrinelli 2003
Non e' un libro recente ma vale la pena recuperarlo e leggerlo...non fosse altro per la grande maestria con cui la scrittrice esprime l'amore per il suo paese natio, il Cile.
Riporto qui un brano che che parla della condizione di essere scrittori.
" Una volta una scrittrice americana di colore disse che fin da bambina si era sentita estranea in famiglia e in mezzo alla sua gente; spiego' che questa sensazione e' comune a quasi tutti gli scrittori, compresi quelli che non lasciano mai la loro città natale e che e' una condizione legata alla professione, perche', senza il disagio del sentirsi diverso, non nascerebbe la necessita' di scrivere.
La scrittura in fin dei conti, rappresenta un tentativo di comprendere se stessi e mettere ordine nella confusione della propria esistenza.
Tutte inquietudini che non tormentano la gente normale, ma solo gli anticonformisti cronici, molti dei quali finiscono per fare gli scrittori dopo aver fallito in altri campi.
Questa teoria mi ha tranquilizzata: non sono un mostro esistono altre persone come me.
Io non mi sono mai sentita adeguata in alcun modo, ne' in famiglia, ne' nella classe sociale o nella religione che mi sono toccate in sorte
.....
Mi chiudevo orgogliosamente in me stessa, facendo finta che non mi importasse"
Sì scrive per molti motivi.
Per me la scrittura e' una passione viscerale, antica, un bisogno, una valvola di sfogo.
Proprio un modo per mettere ordine, come dice la Allende, nel caos, nella mia mente, nei miei pensieri, nelle mie emozioni.
Scrivo e tutto si placa.
Cita da briciolablu su 1 Luglio 2023, 04:19Cita da Ste su 30 Giugno 2023, 13:16
Sì scrive per molti motivi.
Per me la scrittura e' una passione viscerale, antica, un bisogno, una valvola di sfogo
Proprio un modo per mettere ordine, come dice la Allende, nel caos, nella mia mente, nei miei pensieri, nelle mie emozioni.
Scrivo e tutto si placa.
Si, è verissimo...spesso la voce fa male è graffiante anche per Noi stesse...le parole scritte è uno sviscerare il nostro dolore interiore, le nostre silenziose lacrime che solcano il nostro cuore...e da anche la sensazione che il tutto venga ermeticamente custodito nelle nostre implacabili emozioni.
Cita da Ste su 30 Giugno 2023, 13:16
Sì scrive per molti motivi.
Per me la scrittura e' una passione viscerale, antica, un bisogno, una valvola di sfogo
Proprio un modo per mettere ordine, come dice la Allende, nel caos, nella mia mente, nei miei pensieri, nelle mie emozioni.
Scrivo e tutto si placa.
Si, è verissimo...spesso la voce fa male è graffiante anche per Noi stesse...le parole scritte è uno sviscerare il nostro dolore interiore, le nostre silenziose lacrime che solcano il nostro cuore...e da anche la sensazione che il tutto venga ermeticamente custodito nelle nostre implacabili emozioni.