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Pagina bianca

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Una pagina bianca per scrivere un aneddoto, un evento....un avvenimento a cui ogni tanto ripensiamo che ci ha fatto cambiare modo di vivere, credere, rapportarci con gli altri o semplicemente modo di carpire e capire la realtà che ci circonda.

Una pagina con le righe per scrivere sopra di esse o a quadretti oppure completamente vuota e colorata dove la nostra grafia sale e scende a piacimento senza osservare recinti e galoppare senza freni.

 

😉

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.
Cita da briciolablu su 1 Settembre 2024, 14:48

Una pagina bianca per scrivere un aneddoto, un evento....un avvenimento a cui ogni tanto ripensiamo che ci ha fatto cambiare modo di vivere, credere, rapportarci con gli altri o semplicemente modo di carpire e capire la realtà che ci circonda.

Una pagina con le righe per scrivere sopra di esse o a quadretti oppure completamente vuota e colorata dove la nostra grafia sale e scende a piacimento senza osservare recinti e galoppare senza freni.

 

😉

La vita è corredata di momenti, e alcuni sono fondamentali alla nostra esperienza e alle nostre crescite: la scrittura può divenire un mezzo potente per narrare a noi stessi, a volte per sanare, a volte per capire, a volte per fasciare fratture, ma solo in ognuno di noi la verità può essere conosciuta ,o scoperta durante il viaggio. Solo noi possiamo intendere quel viaggio, e qualcuno, raramente, sensibile al punto di mettersi al passo con noi, A me riesce esprimere in forma poetica i miei stati d'animo e la mia vita: è una narrazione diversa, ma che sempre racconta, e non potrei concepirla diversamente dalla necessaria libertà di essere, come tu descrivi: "senza osservare recinti e galoppare senza freni".

Aneddoto.


Tanti anni fa ero convinta di essere una persona goffa e insicura, incapace di gestire i problemi più banali della vita quotidiana, soprattutto quelli pratici.

Di conseguenza, per compensazione, ero attratta da donne forti e sicure di sé, in grado di affrontare qualunque avversità: dall’estrazione del foglio inceppato nella stampante alla sostituzione della gomma bucata dell’automobile.

Provavo per queste creature un’ammirazione che rasentava l’adorazione e, verso me stessa, un rassegnato senso d’inferiorità.

Poi ci fu un viaggio ad Amsterdam che cambiò le cose.

La mia “DEA” era la quintessenza dell’intelligenza pratica ed io, piccola e maldestra, la seguivo come un cagnolino adorante per le vie della capitale olandese.

Lei avanzava con passo marziale brandendo la piantina della città (a quel tempo Google Maps non esisteva), io le stavo dietro completamente affidata alle sue competenze topografiche.

Dovevamo raggiungere il Rijksmuseum, ma dopo due ore di cammino l’agognata meta non si vedeva.

Quando arrivammo in un quartiere periferico davanti a una fabbrica di aringhe in scatola mi resi conto che la DEA brandiva la mappa al contrario e non aveva la più pallida idea di come interpretarla.

Memore degli antichi insegnamenti del Manuale delle Giovani Marmotte, sfilai la cartina dalle Sue adorate mani, la orientai correttamente e, in meno di venti minuti, giungemmo a destinazione.

Da quel giorno mi passò la fissa per le Donne Forti e ritrovai, sulla mappa della vita, la strada per l’autostima.

: - ) LLC

Ci sono agnelli che azzannano alla gola. Fidati dei lupi. Se volete scrivermi: kenebia@libero.it

Ma perchè mi è uscito il testo come citazione?

Misteri del Forum...

; - ) LLC

Ci sono agnelli che azzannano alla gola. Fidati dei lupi. Se volete scrivermi: kenebia@libero.it

Ciao a tutte,

ma che bella idea questa di dare uno spazio bianco per raccontarci ... magari per dire quello che in una conversazione non tireremmo mai fuori perchè sempre fuori contesto.

Bè, il mio contributo posso darlo raccontando come -tanti anni fa - cambiai la mia vita dal punto di vista professionale; da sempre avevo avuto desideri di espressione artistica e mai avrei pensato di rinchiudermi in una farmacia. Avevo studiato danza in Accademia e per qualche tempo avevo anche danzato a livello professionale finchè ... un bel giorno trovai nel pubblico ad una mia esibizione ai teatri De Paolis - non più esistenti - un'amica molto più grande di me che, dopo avermi aspettata, mi portò a cena per dirmi se ero completamente pazza a sprecare la mia vita su un palcoscenico.

Io che ero arrivata lì dopo anni di fatica e impegno in ogni senso ci restai parecchio male e non nascondo che quella sera me ne andai molto contrariata ... anche indecisa se rivederla più. Però, dopo un paio di giorni di riflessione, capii che voleva dirmi qualcosa di molto sincero e così la richiamai; uscimmo insieme una sera in cui mi spiegò con pazienza tutto quello che nei sogni di una ragazza spesso collide con la realtà.

Dopo pochi mesi mi iscrissi all'università e la mia vita prese una strada completamente diversa. Credo di dovere a lei e all'incontro di quella sera tutto ciò che ora sono diventata.

La danza? Beh, oramai è tra i ricordi più belli e forse mi rendo conto che a 50 anni sarei diventata soltanto la retroguardia delle mie ambizioni ... pensandoci, invio ancora oggi alla mia amica un bacio di ringraziamento 😉

Silla 1

contact me annared2024@virgilio.it
Aneddoto.


Tanti anni fa ero convinta di essere una persona goffa e insicura, incapace di gestire i problemi più banali della vita quotidiana, soprattutto quelli pratici.

Di conseguenza, per compensazione, ero attratta da donne forti e sicure di sé, in grado di affrontare qualunque avversità: dall’estrazione del foglio inceppato nella stampante alla sostituzione della gomma bucata dell’automobile.

Provavo per queste creature un’ammirazione che rasentava l’adorazione e, verso me stessa, un rassegnato senso d’inferiorità.

Poi ci fu un viaggio ad Amsterdam che cambiò le cose.

La mia “DEA” era la quintessenza dell’intelligenza pratica ed io, piccola e maldestra, la seguivo come un cagnolino adorante per le vie della capitale olandese.

Lei avanzava con passo marziale brandendo la piantina della città (a quel tempo Google Maps non esisteva), io le stavo dietro completamente affidata alle sue competenze topografiche.

Dovevamo raggiungere il Rijksmuseum, ma dopo due ore di cammino l’agognata meta non si vedeva.

Quando arrivammo in un quartiere periferico davanti a una fabbrica di aringhe in scatola mi resi conto che la DEA brandiva la mappa al contrario e non aveva la più pallida idea di come interpretarla.

Memore degli antichi insegnamenti del Manuale delle Giovani Marmotte, sfilai la cartina dalle Sue adorate mani, la orientai correttamente e, in meno di venti minuti, giungemmo a destinazione.

Da quel giorno mi passò la fissa per le Donne Forti e ritrovai, sulla mappa della vita, la strada per l’autostima.

: - ) LLC

Manuale delle Giovani Marmotte forever!

 

Il manuale delle Giovani Marmotte mi ha insegnato solo a far volare un aquilone!

 

😉

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.
Cita da Silla1 su 3 Settembre 2024, 10:44

Ciao a tutte,

ma che bella idea questa di dare uno spazio bianco per raccontarci ... magari per dire quello che in una conversazione non tireremmo mai fuori perchè sempre fuori contesto.

Bè, il mio contributo posso darlo raccontando come -tanti anni fa - cambiai la mia vita dal punto di vista professionale; da sempre avevo avuto desideri di espressione artistica e mai avrei pensato di rinchiudermi in una farmacia. Avevo studiato danza in Accademia e per qualche tempo avevo anche danzato a livello professionale finchè ... un bel giorno trovai nel pubblico ad una mia esibizione ai teatri De Paolis - non più esistenti - un'amica molto più grande di me che, dopo avermi aspettata, mi portò a cena per dirmi se ero completamente pazza a sprecare la mia vita su un palcoscenico.

Io che ero arrivata lì dopo anni di fatica e impegno in ogni senso ci restai parecchio male e non nascondo che quella sera me ne andai molto contrariata ... anche indecisa se rivederla più. Però, dopo un paio di giorni di riflessione, capii che voleva dirmi qualcosa di molto sincero e così la richiamai; uscimmo insieme una sera in cui mi spiegò con pazienza tutto quello che nei sogni di una ragazza spesso collide con la realtà.

Dopo pochi mesi mi iscrissi all'università e la mia vita prese una strada completamente diversa. Credo di dovere a lei e all'incontro di quella sera tutto ciò che ora sono diventata.

La danza? Beh, oramai è tra i ricordi più belli e forse mi rendo conto che a 50 anni sarei diventata soltanto la retroguardia delle mie ambizioni ... pensandoci, invio ancora oggi alla mia amica un bacio di ringraziamento 😉

Silla 1

Una piccola pagina della Tua vita che ha cambiato tutti i Tuoi orizzonti.

Molto bello che l'hai condivisa con Noi.

 

😉

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.
Cita da Silenia su 1 Settembre 2024, 19:32
Cita da briciolablu su 1 Settembre 2024, 14:48

Una pagina bianca per scrivere un aneddoto, un evento....un avvenimento a cui ogni tanto ripensiamo che ci ha fatto cambiare modo di vivere, credere, rapportarci con gli altri o semplicemente modo di carpire e capire la realtà che ci circonda.

Una pagina con le righe per scrivere sopra di esse o a quadretti oppure completamente vuota e colorata dove la nostra grafia sale e scende a piacimento senza osservare recinti e galoppare senza freni.

 

😉

La vita è corredata di momenti, e alcuni sono fondamentali alla nostra esperienza e alle nostre crescite: la scrittura può divenire un mezzo potente per narrare a noi stessi, a volte per sanare, a volte per capire, a volte per fasciare fratture, ma solo in ognuno di noi la verità può essere conosciuta ,o scoperta durante il viaggio. Solo noi possiamo intendere quel viaggio, e qualcuno, raramente, sensibile al punto di mettersi al passo con noi, A me riesce esprimere in forma poetica i miei stati d'animo e la mia vita: è una narrazione diversa, ma che sempre racconta, e non potrei concepirla diversamente dalla necessaria libertà di essere, come tu descrivi: "senza osservare recinti e galoppare senza freni".

Non è da tutti/e leggere le sfumature ed i particolari. Tu sei fra queste persone. Carpisci  il tutto e lo rendi malleabile al mondo esterno.

 

😉

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.

Ti ringrazio di cuore, Briciolablu, se mi riesce sono contenta! 🙂

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