I giorni a seguire

Trema e vacilla tutto

come in una lunga ed interminabile scossa di terremoto.

Macerie in ogni dove che rimani ad osservare intensamente senza nessuna intenzione di spalare e rimuovere dalla testa e dal cuore.

Per intensi momenti si smarrisce il senso del tutto.

Lo sguardo si perde nel vuoto, forse cerca qualcosa senza trovarla.

Si disconosce il sonno che potrebbe lenire l’insofferenza per qualche manciata di minuti.

Si affollano i pensieri come in una libreria colma di testi scomposti senza ordine: verticale, orizzontale, diagonale… ammassati uno sopra l’altro perché non c’è più posto dove collocarli.

Poi il silenzio.

Non vuoi più ascoltare alcuno, solo le urla soffocate del dolore che porti dentro e che a nessuno è permesso sentire.