Vai al contenuto

Forum lesbico

Inter@genda

Il forum di elleXelle per discutere tra noi

ATTENZIONE: La registrazione automatica è attualmente disattivata. Per registrarvi, scrivete a: owner@ellexelle.it indicando il nick desiderato e la vostra email; vi verranno inviate le credenziali per accedere  al forum


Please or Registrati to create posts and topics.

Capita a volte...

"I silenzi non sono mai vuoti, ma sono luoghi spesso abitati dalle persone  che ci mancano" Antonio Curnetta

Succede che nella vita di Ognuna di Noi vi siano "assenze ingombranti". Per assenze ingombranti intendo il cessare di vivere di persone che hanno avuto un ruolo importante nel corso della nostra vita. Persone cardine come possono essere un padre, una madre, un'amicizia profonda....E così via. Quella strana sensazione di vivere al momento tutto alla velocità della luce....poi rallentate si rimane avvolti in questi silenzi...mai vuoti, ma pieni della Loro presenza con fitti ricordi, alcuni dolci, altri tristi che ci cullato in un'amica introspettiva che non ci abbandona è ci accompagna nel quotidiano. Da quando ci svegliamo a quando torniamo a chiudere gli occhi. È una melodia di suoni, sapori, vuoti e colori. A volte ci libriamo in aria con voli pindarici di ogni sorta, ma poi si ritorna a terra e li rimaniamo ad osservare comunque il mondo che continua ad andare avanti come se nulla fosse accaduto. A Voi non è mai capitato?  

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.

A me è capitato, ero molto piccola, precisamente avevo 4 anni. Ma non so se ti riferivi ad una assenza ingombrante dovuta ad un lutto, o consideravi anche una mancanza fisica  e le relative conseguenze.

Beh credo comunque che in entrambi i casi si possa parlare di assenze ingombranti, non pensi?

?

Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati. Hanno bisogno di restare liberi finché non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.

Si, lo penso. Volevo assicurarmene affinché la comunicazione potesse essere empatica e di cuore a cuore.